welovethesentinel

lunedì, giugno 11, 2007

Oltre i reami della sapienza

DZ sa e conosce ogni cosa. E' in grado di ragionare astrattamente e metaforicamente su questioni di incredibile complessità: lo fa sulla metalz, che é in assoluto il campo dello scibile umano più difficile e cerebralmente impegnativo (ci sarà un motivo per cui Platone era ignorante di metalz e DZ no, giusto?), dunque può farlo di tutto il resto. Tutto il resto infatti è più semplice, commerciale, e un metallaro lo può liquidare dopo pochissimi ascolti o, nel caso non si tratti di musica, pochissimi luoghi comuni.

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> Pietro ha scritto:
>> E' elementare, Nic.
>> Più si studia, più si ha coscienza del proprio essere vani e di passaggio
>> su questo mondo...
>>le angosce esistenziali aumentano a dismisura,
>> in uno con l'inanità dell'apprendere ("più studi, più sai; più sai più
>> dimentichi;
>> più dimentichi meno sai").

Beh questo non e' vero, e' vero piu' che altro se uno studia cose
umanistiche e dintorni. Se uno ha studiato solo roba puramente
"tecnica/ingegneristica" etc. e non ha mai letto nemmeno a livello privato
testi/opere del primo tipo citato, di solito rimane esattamente
"superficiale e sereno" come quando era ignorantissimo.

Poi c'e' da dire che il concetto di "ignoranza" assoluto non esiste, e la
cosa non e' ovvia, palese, proprio solo a chi evidentemente e' poco sveglio
e intelligente. Infatti spesso la gente scambia "cultura" con semplice
"nozionismo", "avere una o piu' lauree" con "essere una persona di cultura"
etc., cose senza alcun senso ripeto.

Ci sono persone al mondo (e ci sono state e ci saranno sempre) che hanno a
volte la terza media o nemmeno, ma che sarebbero in grado di dare lezioni su
un casino di aspetti della vita (se non tutti) a tanti plurilaureati (e gli
esempi sono nel mondo eh, li potete spesso vedere tutti, non mi sto
inventando nulla).

Senza contare che, molto piu' semplicemente, una cosa fondamentale che
spesso molti "acculturati" o presunti tali, se non tutti, dimenticano e' che
avere appunto cultura o essere/mantenersi informati su questo o quello delle
vicende del mondo etc. e non fare nulla per provare a cambiare realmente
quello che non ci sembra "giusto" (termine generalissimo per sintetizzare un
casino di aspetti possibili) ma vivere nel proprio
guscetto/carriera/appagamento personale e' la cosa piu' inutile e "vita
sprecata" (oltre che incoerenza totale ogni volta che si vorrebbe fare
magari la "predica" a questo o quello perche' non la pensa come noi su certe
questioni etc.) che possa esserci, triste davvero.

Si vabbe', io provo anche a spiegare certe ovvieta' a uno come te...e' che
mi ricordo chi sei e la tua presunzione/saputellismo/arroganza/puzza sotto
il naso etc. solo quando ho gia' scritto tot righe...

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Alessio "The Sentinel"
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